L’abito amato di Ariella Reggio
08 Novembre 2024
Attualmente esposto, l’abito amato dell’attrice Ariella Reggio, composto da parti del costume di scena autentico per lo spettacolo “La Vecchia e la Luna”.
La Vecchia e la Luna è una fiaba magica che riporta indietro nel tempo attraverso la protagonista, una vecchia girovaga con la gerla che durante lo spettacolo si trasforma, grazie alla magia della Luna, in ragazzina e poi addirittura in neonata.
Spettacolo per ragazzi e non solo, vede la protagonista ripercorrere la sua esistenza, soffermandosi su momenti di gioia, dolore, rimpianti e speranze. Il personaggio della “Vecchia” è al contempo tenero e sagace, capace di affrontare la vecchiaia e la solitudine con ironia e profonda consapevolezza.
Per Ariella Reggio – colonna portante e storia del teatro triestino – l’affetto verso questo spettacolo e quel personaggio è fortissimo perché racconta degli inizi della compagnia teatrale “La Contrada”, nata nel 1976: la prima compagnia professionale indipendente della città di Trieste, creato da Ariella insieme a Francesco Macedonio, Orazio Bobbio, e Lidia Braico, tutti fuoriusciti dall’allora Teatro Stabile di Trieste.
Lo spettacolo, scritto e diretto da Macedonio, è del 1980 e ai tempi la compagnia è senza fissa dimora. La sede attuale della Contrada (oggi Teatro Bobbio) arriverà nel 1983.
“Abbiamo avuto la fortuna di incontrare quasi casualmente Renata Franchin, che divenne la nostra impresaria. Fu la svolta che ci fece conoscere in giro per l’Italia. Renata vendeva gli spettacoli con grande disinvoltura, un lavoro ai tempi sconosciuto ai più, e molto difficile non essendoci i computer. Le dobbiamo molto.”
Il Teatro Bobbio esiste tutt’oggi e rappresenta la resilienza di chi crede nella magia del teatro opposta ad un mondo sempre più digitale e automatizzato. L’abito amato di Ariella Reggio è un messaggio ai giovani teatranti di oggi, un invito a credere in ciò che fanno e ad affrontare le sconfitte come una ricchezza per superare le difficoltà. Senza smettere mai di credere nella magia, nei sogni, e nel teatro.